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L’oro non brilla più, ma presto lo scenario potrebbe cambiare

Pubblicato 21.06.2023, 12:12

In questa fase di risk on dei mercati, con molti indici azionari sui massimi storici, l’oro sta perdendo via via terreno; dai top di inizio maggio a 2.085 dollari l’oncia siamo scesi a 1.948.

La chiusura giornaliera di ieri al di sotto del supporto a 1.950 potrebbe ora aprire nuovi scenari ribassisti, soprattutto se il breakout dovesse essere confermato anche nella seduta odierna.

Nell’ultima analisi risalente al 9 giugno avevamo scritto di optare nello scenario attuale per un ‘operatività intraday, sfruttando le inefficienze di questo mercato in determinate fasce orarie.

L’idea era quella di operare short in caso di un breakout deciso al ribasso dei 1.970 dollari, con target a 1.960 dollari e operare long in caso di retest dei 1.955 dollari o sul breakout dei 1.980 punti, con target rispettivamente a 1.970 e 2.000 punti.

Analizzando il grafico con time frame giornaliero possiamo facilmente notare come la nostra view sia stata rispettata, con il mercato che nelle ultime settimane ha trovato acquisti sul retest dei 1.950 punti e vendite sul falso breakout di area 1.980 punti.

Gli investitori dell’oro guarderanno oggi con molta attenzione l’audizione semestrale di Powell davanti al congresso degli Stati Uniti.

Il presidente della Fed spiegherà ai legislatori statunitensi gli ultimi sviluppi di politica monetaria, fornendo indicazioni sullo stato inflazionistico dell’economia e su eventuali futuri rialzi dei tassi.
I mercati si aspettano ancora altri rialzi da qui a fine 2023, magari non con cadenza periodica quanto piuttosto a ritmo alternato, con un rialzo ogni due mesi.

L’accingersi al termine della stretta monetaria potrebbe riportare appeal sul mercato dell’oro, considerando anche che la view del secondo semestre per i mercati azionari è stata rivista al ribasso da molti analisti.

Prima di tornare a fare acquisti in ottica multiday sull’oro serve però un chiaro segnale di forza, come una close giornaliera sopra i 2.005 dollari l’oncia, con target poi a 2.050.

Siamo dell’idea che prima di nuovi rialzi il mercato possa però andare ancora incontro ad uno storno, soprattutto se oggi dovessimo assistere ad una close sotto i 1.940 punti, dato che tra i livelli attuali e quota 1.900 c’è ancora spazio di manovra; a quel punto attendiamoci un retest dei 1.900, vero livello spartiacque per un’inversione di medio termine e dove in prima battuta riteniamo che si creeranno occasioni per acquisti a basso rischio anche in ottica multiday.

In caso di ritorno oggi sopra area 1.950 punti, ci aspettiamo invece un rimbalzo nella seduta di domani con target a 1.970 punti.

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