NEW YORK/LONDRA (Reuters) - Il dollaro è stabile, mentre gli investitori rimangono cauti in vista di una settimana ricca di decisioni delle banche centrali che potrebbero contribuire a definire le prospettive della politica monetaria.
I segnali di un'economia statunitense estremamente resistente hanno aiutato la valuta a riprendersi dai recenti minimi di 15 mesi, così come la persistente debolezza in Europa.
Intorno alle 17,40 l'indice del dollaro è in rialzo dello 0,03% a 101,375, dopo aver toccato in precedenza un picco di due settimane a 101,65, mentre l'euro è in calo dello 0,12% a 1,1049 dollari.
L'euro è in ribasso per la quinta seduta consecutiva, in seguito alle prove di un rallentamento in Europa, dopo che un sondaggio ha mostrato che la domanda di prestiti nella zona euro ha toccato il minimo storico nel secondo trimestre e altri dati hanno mostrato un deterioramento della fiducia delle imprese in Germania questo mese. Ciò fa seguito ai Pmi deludenti di ieri, che sono risultati inferiori alle aspettative per l'intera zona euro.
Questa settimana gli investitori hanno molta carne al fuoco: la Federal Reserve concluderà la sua riunione domani, seguita dalla Bce giovedì e dalla Banca del Giappone venerdì, oltre ai risultati di molte grandi società. Sia Alphabet (NASDAQ:GOOGL), controllante di Google, che Microsoft (NASDAQ:MSFT) sono attese per oggi.
Lo yen giapponese si rafforza dello 0,34% nei confronti del biglietto verde, attestandosi a 140,97 per dollaro, dopo aver recuperato le pesanti perdite subite venerdì in seguito alla notizia riportata da Reuters secondo cui la Banca del Giappone (BoJ) sarebbe orientata a mantenere invariata la politica di controllo dei rendimenti nella riunione di questa settimana. Nel frattempo, la sterlina è scambiata a 1,2865 dollari, in rialzo dello 0,26%.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Antonella Cinelli)