Di Alessandro Albano
Investing.com - Storicamente, un'inversione della curva dei rendimenti, cioè quando i rendimenti dei bond lungo termine è inferiore a quello dei titoli a breve, fa presagire una recessione entro i successivi uno o due anni, in quanto implica prospettive economiche a lungo termine peggiori di quelle sul breve periodo.
Non è sempre certificato, ma è quello che sta accadendo sulla curva dei Treasury statunitensi dopo le parole non proprio rassicuranti del presidente della Fed Powell al simposio di Jackson Hole venerdì, con gli investitori che ora credono in un aumento aggressivo dei tassi fino al 2023.
Con NASDAQ Composite e S&P 500 precipitati rispettivamente del 4% e 3,4%, il titolo a 10 anni rende al momento il 3,11% mentre il titolo a 2 anni è balzato al 3,47% ai massimi dal novembre 2007.
Non ancora invertito lo spread tra il decennale e il titolo a 3 mesi più sensibile alla politica della Fed, che al momento rende il 2,9%. Ma per il resto, tutte le scadenze offrono un rendimento maggiore rispetto al Treasury 10y.
Nell'atteso intervento nella cittadina del Wyoming, Powell ha affermato che l'economia Usa avrà bisogno di una politica monetaria restrittiva "per qualche tempo" prima che l'inflazione sia sotto controllo, un fatto che significa crescita più lenta, mercato del lavoro più debole e "un po' di sofferenza per famiglie e imprese".
"Il passato mette fortemente in guardia contro l'allentamento prematuro della politica. Dobbiamo continuare fino a quando il lavoro non sarà terminato", ha aggiunto, con l'inflazione Usa ai massimi degli ultimi 40 anni.
Un cambio di narrativa significativo se si considera che, poco dopo aver iniziato ad alzare i tassi d'interesse, Powell aveva affermato di credere in un "soft landing" dell'economia vista la solidità del mercato del lavoro e dell'economia.
Secondo il Fed rate monitor di Investing.com, i mercati si attendono ora un rialzo dello 0,75% sui fed funds nella riunione di settembre con un tasso finale atteso al 4% alla fine del 2022.
Storicamente, secondo un rapporto del 2018 dei ricercatori della Fed di San Francisco, la yield curve si è invertita prima di ogni recessione dal 1955, con una crisi economica avvenuta tra i sei e 24 mesi e un solo falso allarme.
Uno studio ripreso da Reuters di di Anu Gaggar, Global Investment Strategist per Commonwealth Financial Network, ha scoperto che lo spread tra il titolo a 2 e 10 anni si è invertito 28 volte dal 1900, e in 22 di questi casi è seguita una recessione.
Nelle ultime sei recessioni, secondo la ricerca storica, una recessione è iniziata in media da sei a 36 mesi dopo l'inversione della curva, mentre l'ultima volta che la parte 2/10 della curva è stata invertita è stata nel 2019, cioè un anno prima che gli Stati Uniti, e tutto il mondo, entrassero in recessione a causa dalla pandemia.